BASTA ARIA FRITTA!
Le nuove affermazioni dell'Udc Triuggio.
Leggendo l’articolo apparso su “Il Cittadino” di sabato 27 luglio, in cui l’Udc parla della faccenda di Villa don Bosco e del bene dei cittadini, ci sentiamo di fare delle considerazioni.
      Prima di tutto il ricorso alla Corte dei Conti che il  partito casiniano annovera tra gli impegni presi per contrastare il PII è, a  nostro parere, tutto fumo negli occhi. La Corte dei Conti non potrà mai  bloccare il Piano. Per quanto utile possa essere una verifica sull’onestà dei  conti pubblici, non potrà, in concreto, salvare tutto ciò che i cittadini  perderanno con l’attuazione del PII.
      Per quanto riguarda, invece, il ricorso al TAR, la risposta  dell’Udc la attendevamo da tempo. E non solo noi. Ma tutti i cittadini che si  domandavano perché mai un partito che tenesse così tanto al bene comune non  avesse partecipato a un passo così importante con tutta l’opposizione. Certo  pensavamo ad una giustificazione più convinta: sarebbe il caso di smetterla di  giocare con le scelte fatte da altri. Di ricorsi ne sono stati fatti  addirittura due e, in tutte e due i casi, sono stati protagonisti i cittadini (per  quello che riguarda il Comitato, mettendoci anche i soldi!). Questo per il  semplice fatto che l’azione legale avrebbe avuto sicuramente basi più solide  proprio perché il PII lede gli interessi della cittadinanza e non dei partiti.  Questa era l’occasione giusta per “metterci la faccia” come dice Michele Trabacchino,  dimostrando di non aver alcun interesse di sorta. In questo modo, infatti,  avrebbero sostenuto i triuggesi nell’ombra, senza metterci la firma. Dobbiamo  dunque pensare che la questione della Villa sia l’ennesimo sistema per  prepararsi terreno alle prossime elezioni? L’Udc voleva la firma sul ricorso  per dire: “Noi ci siamo stati, adesso votateci?”. Non vi preoccupate: che ci  sia o non ci sia il nome “Udc” sul ricorso, ai cittadini non importa. Perché  (ce lo dimostra anche la situazione nazionale) la gente sta imparando a  guardare con la lente di ingrandimento i giochini elettorali. Dei partiti non  si fida più.
      E’ per questo che anche noi crediamo che sia l’ora del  cambiamento. Ma davvero! Un cambiamento dal basso, dai triuggesi, dalle cose  concrete, senza altra aria fritta: di quella ne abbiamo già avuta abbastanza.  Se l’Udc e il suo segretario vogliono il bene dei cittadini, ricomincino da  loro: ribadiamo il nostro consiglio di spogliarsi dalle cariche e buttarsi tra  la gente, ascoltare i problemi REALI e cercare di trovare soluzioni REALI. Non  è bello stare alla finestra, facendo credere di voler collaborare.
Di seguito l'articolo apparso sul Cittadino:

Triuggio, 9.07.2012
