PAROLA D’ORDINE: DIFESA DEL SUOLO.
    “Indipendentemente da  quel che succederà nelle provincie, lasceremo alle prossime generazioni una  Brianza più verde”
      Queste le parole del presidente della provincia di Monza e  Brianza, Dario Allevi, nel Giornale di Carate del 13 dicembre 2011. In quel  giorno veniva presentato uno speciale Piano territoriale di ordinamento  provinciale, atto a salvaguardare le aree verdi, non ancora urbanizzate, in  Brianza. In data 22 dicembre 2011, il Piano è stato adottato in Consiglio  provinciale.
      Il nuovo provvedimento “salvaBrianza” si basa sul dato  sconcertante che, ogni giorno, nel nostro territorio, vengono cementificati  quattromila metri quadri di verde, l’equivalente di dodici campi da tennis. Il Piano andrà a proteggere circa l’86 per  cento degli spazi liberi. Inoltre le prescrizioni riguardano, più nel  dettaglio, oltre la difesa del suolo, anche il sistema insediativo, socio –  economico e della mobilità.
      Ora, tenendo conto di quello che la Provincia sta facendo  per salvaguardare il territorio, ci chiediamo come mai la Giunta Manzoni  perseveri in un progetto che lo danneggerebbe gravemente. Mentre Dario Allevi  vuole consegnare alle giovani generazioni una Brianza più tutelata, più  vivibile, il sindaco ha lo strano sogno di regalare una Villa, togliendo ai  ragazzi i loro campetti, incrementando le superfici abitative, il traffico e la  popolazione che resterà, come già detto molte volte, senza i legittimi servizi  che già i cittadini lamentano. 
      Il Consiglio Comunale che deciderà definitivamente le sorti  del P.I.I. Villa Luisa è convocato per venerdì  13 gennaio: l’approvazione deve essere portata in aula prima del 16  gennaio, giorno in cui  scadrebbero i  termini utili per completare l’iter che, altrimenti, richiederebbe una nuova adozione. 
      Come mai questa  fretta? Ci viene il dubbio che, dato che il nuovo Piano provinciale assegna  90 giorni di tempo per approvare i piani già in corso, la Giunta voglia levarsi  di mezzo il P.I.I. prima che, ripercorrendo tutto l’iter, tra tre o quattro  mesi, si possa incappare in difficoltà date dalla nuova legge. Questo potrebbe  riguardare l’area di Tregasio che merita di essere tutelata per le sue qualità  paesaggistiche e in termini di rivalutazione del territorio.
      Noi chiediamo ai consiglieri che abbiamo visto distratti e  poco sensibili ai problemi dei cittadini di avere, almeno per una volta, la  consapevolezza che il voto per alzata di mano è segno di intelligenza e di  coerenza. Che, almeno per una volta, ascoltino  la voce dei cittadini che chiede di fermare questo progetto che, costruendo  case, distrugge il diritto dei triuggesi ad avere un paese vivibile.     
 Guarda l'articolo del Giornale di Carate di martedì 13 dicembre 2011 che parla del nuovo Piano.
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http://www.provincia.mb.it/Temi/Pianificazione_territoriale/ptcp/pianoterr/PianoMB.html
