VILLA DON BOSCO. I CAMPETTI RITORNERANNO AI BAMBINI?
La questione Villa don Bosco pare arrivare ad una  conclusione dopo aver affrontato un ricorso al TAR sull’intero piano per poi  intraprenderne un altro verso il PGT: una scelta obbligata affinché le nostre  ragioni non decadessero, con ulteriori conseguenze di costi e fatiche (anche  per le Amministrazioni).
      
      Quest’anno, durante un incontro pubblico promosso dal sindaco per i cittadini,  abbiamo chiesto se ci fosse la volontà di chiudere la questione, riportando le  aree all’originale destinazione attraverso una delibera. Questo nel logico interesse  della nuova Amministrazione, in modo da poter chiudere un giudizio che,  lasciato sospeso, continua a trascinare inutili costi legali e di consulenze,  da entrambe le parti. 
      Il sindaco, in quella sede, aveva dichiarato che, entro  l’anno, avrebbe messo in campo tutti gli iter per una risoluzione positiva. Ed  è notizia recente che la giunta comunale è stata convocata per deliberare la  nuova variante, per definire e dare una disciplina urbanistica affinché si dia  avvio a quel percorso a ritroso necessario per sancire la non cementificazione delle aree coinvolte. Tutto questo è redatto  da tecnici e quindi, inevitabilmente, porta ad ulteriori costi. 
      
      Detto questo, da parte nostra si sta allontanando la paura di sgradevoli sorprese  inaspettate, come già successo in passato.
      Abbiamo già incontrato ufficialmente l’assessore all’urbanistica Malvezzi che  ci ha assicurato che il tutto ritornerà come prima. 
      Abbiamo anche partecipato al CC del 14/09 che in risposta all’interpellanza dell’opposizione  "Noi con Serenella" l’assessore Malvezzi risponde:
      
  "Procedere su tutte le aree interessante  alla ripianificazione, utilizzando il diritto canonico della variante parziale  in quanto si ritiene dia maggiori garanzie di partecipazione, trasparenza ed  autonomia nelle scelte di governo del territorio. Per favorire la  partecipazione e trasparenza nel rispetto della disciplina regionale si è  ritenuto necessario attivare la verifica di non assoggettabilità alla vas non  volendo riferirsi a aprioristicamente a valutazioni espresse su proposte di  pianificazione urbanistiche differenti anche se probabilmente di maggior  impatto ambientale. Naturalmente gli indirizzi di pianificazione urbanistica  sul territorio pur partendo dai medesimi presupposti possono non coincidere ma  ciò è giustificato proprio perché in questo si contraddistingue la politica e  l’agire di ogni singola amministrazione. Comunico che nei prossimi giorni i  capigruppo riceveranno richiesta per la designazione di un consigliere comunale  per gruppo con riferimento alla costituzione di un tavolo di lavoro informale e  specifico sulla variante parziale al PGT, oggetto della interpellanza  presentata."
  
  Tuttavia continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla questione. Sarà  nostro dovere seguire con attenzione i vari passaggi sostenuti dal nostro  legale. Ci auspichiamo che tutto si risolva definitivamente, percorrendo il  corretto iter di legge. 
  
    Ecco la delibera del Comune: 
Triuggio, 28.09.2015
  
