PII VILLA DON BOSCO: CHE PASTICCIO, SIGNOR SINDACO!!
 Leggi l'articolo a riguardo, pubblicato sul Giornale di Carate.
L’azione da noi condotta verso atti amministrativi che  abbiamo ritenuto lesivi degli interessi della popolazione sta incrinando le  sicurezze sempre sventolate dal Sindaco e da altri esponenti  dell’Amministrazione Comunale.
A superficialità e imprecisioni nell’ amministrazione di  interessi pubblici del caso PII Villa Don Bosco, si aggiungono ulteriori  tentativi di mettere pezze  ad un grave  errore da noi denunciato: il voler attuare un Programma Integrato contrattato  col privato e che comporta, non solo gravi oneri e impegni finanziari futuri  per il Comune che tutti pagheremo, non solo compromissioni paesaggistiche con  varianti di comodo agli strumenti urbanistici, ma anche danni immediati con la  sottrazione di servizi alla popolazione (aree a Giardino pubblico e Campo  sportivo), aree comunali con servizi che la gente usa e che vengono  contraccambiati col privato per costruire condomini.
Il Comitato Triuggio Onesta Verde Vivibile aveva denunciato  alcune perplessità sulla regolarità dell’adozione del PII in questione.
      Una, in particolare, segnalava che chi stabiliva il valore  del Complesso e del Parco (da contraccambiare con il valore di aree comunali,  sottratte ai cittadini, con varianti urbanistiche fatte ad hoc) era lo stesso  Privato interessato, tramite il proprio progettista, firmatario del PII (Programma  Integrato di Intervento proposto, ovviamente, dal privato stesso).
      Stiamo parlando di un contratto tra l’Amministrazione  pubblica e un privato, il quale normalmente  prevede che si stabiliscano dei valori  economici da una parte e dall’altra. Essendoci in gioco delle risorse economiche  pubbliche, chi stabilisce i valori non deve essere certamente solo una parte o  un interessato. Nel nostro caso, si tratta del Privato stesso!
Con le nostre Osservazioni, abbiamo rilevato, con precisione,  la stranezza di questo comportamento e ora l’Amministrazione si sta accorgendo  che, forse, la questione può diventare grave e, dopo aver adottato il PII con  grande superficialità, scopre la necessità di incaricare altri professionisti  di verificare e periziare i valori in gioco, in pochi giorni e dopo anni di  incuria.
      L’Amministrazione è ricorsa, dunque, ad un professionista  esterno, facendolo pagare, con un comportamento, a nostro parere, anche  moralmente sindacabile, al Privato stesso.
      Il tutto in pochi giorni, altrimenti, entro dei precisi  termini stabiliti, l’adozione decadrà e l’iter sarà tutto da rifare.
Riteniamo che l’Amministrazione Comunale agisca ancora con superficialità e che, ormai, la sua affidabilità è evidentemente messa in dubbio. La perizia sui valori economici dovrebbe, a nostro parere, essere affidata a competente Ufficio Pubblico Erariale (consultabile gratuitamente) che possa essere ritenuto davvero indipendente! Ci sembra, oltretutto, poco veritiero che, come si afferma negli atti del Comune, non esistano figure professionali interne che siano in grado di periziare i valori. Forse nessuno vuole affrontare quella che ormai è una “grana”. Non pensiamo che questo PII sia stato il solo Piano attuativo o similare affrontato dalle Amministrazioni di Triuggio!
Comunque, se la nuova perizia dovesse dare valori più alti,  il Sindaco si giocherebbe la poltrona e non solo.
      A noi sembra che la scelta di un professionista, pur nella  sua figura di docente del Politecnico di Milano, non sia sufficiente a  tranquillizzare sui comportamenti tenuti sino ad ora da parte dell’  Amministrazione Comunale. Come già detto, riteniamo che l’Ufficio Tecnico Erariale  avrebbe dato maggior garanzia a tutela della trasparenza e degli interessi dei  cittadini.
Resta il fatto che questa verifica viene fatta in fretta e  furia, a PII già adottato.
      Perché non si è fatta  prima?
      Inoltre, è giusto verificare il valore di Villa Don Bosco,  ma riteniamo corretto conoscere anche il valore di quanto il Comune cede, facendo  costruire il Privato su un Giardino Pubblico e in un Campo Sportivo, oltre alla  variante ad personam.
      Perché non si incarica, anche in questo caso, un Perito  imparziale?
      Altrimenti i conti si faranno sempre tornare, come nel gioco  delle Tre Tavolette.
Una seconda questione presentata, affida un altro incarico ad  un professionista, sempre per colpa del PII Villa Don Bosco o meglio delle  Osservazioni nostre e di altri.
      Infatti, dopo le nostre denunce, l’Amministrazione Comunale  (pensiamo anche per proteste interne della Maggioranza, dove vi è chi ha cominciato  a capire in che vespaio siano stati messi) ha deciso un incarico di consulenza  legale per seguire gli atti (sempre pagato dal Privato).
      Anche in questo caso, dopo anni, pur avendo a disposizione  la struttura del Comune per le verifiche amministrative e tecniche e una  Segreteria che legittima gli atti, solo ora e a procedura quasi conclusa, l’Amministrazione  comunale sente la necessità di “avere le spalle coperte”.
Il Sindaco ha sempre detto che tutto era perfetto!  Probabilmente no, visto che dopo le Osservazioni che indubbiamente hanno messo  il dito nella piaga, si cerca di correre ai ripari, senza rendersi conto che,  forse, in questo modo si ammette di aver proceduto con superficialità e si  mette fortemente in dubbio la regolarità di quanto fatto sino ad ora, come il  nostro Comitato ha sempre sostenuto.
      Dire, poi, che il costo di queste due consulenze non è a  carico del Comune è affermare solo una mezza verità. Infatti, dato che il  Privato interessato al contratto del PII (o convenzione) ne è un contraente col  Comune, non può che mettere nel conto generale le spese sostenute, dato che non  pensiamo voglia fare solo un grazioso dono della Befana al Sindaco.
      Tenendo sempre conto, inoltre, che queste frettolose  consulenze si dovranno svolgere in poche settimane, anzi giorni, comunque entro  il mese di gennaio.
Affermare che per il Comune di Triuggio sia necessaria una consulenza legale esterna, per un normale atto condotto all’interno dell’Ente per ben due anni, è cosa che lascia stupiti e, a nostro parere, aggiunge un nuovo comportamento superficiale che fa dubitare sulla regolarità amministrativa.
Ma a che cosa serve una consulenza legale? Citando dagli scritti agli atti, il Consiglio Comunale, “eseguite tutte le formalità di legge, deve provvedere alla approvazione definitiva del Programma Integrato di Intervento”. E, quindi, per questo fatto del tutto normale per un’Amministrazione dotata di funzionari “intende avvalersi di assistenza legale, come supporto nel procedimento finalizzato all’approvazione definitiva del P.I.I. relativo a Villa Don Bosco, al fine di porre in essere atti amministrativi corretti.”
Incredibile! Secondo  l’Amministrazione, per atti del tutto normali, non vi sarebbe personale idoneo  in Comune per procedere ad un atto di approvazione “corretto” di un PII!
      Ma allora, in questi anni, il Sindaco cosa ha fatto e  raccontato sulla correttezza delle procedure attuate?
      Da un articolo comparso sul Giornale di Carate martedì 3 gennaio,  dal titolo: “ Villa don Bosco: chiesta una verifica sul valore del Plesso”  risulta un’altra cosa, ancora diversa da  quanto appare nelle Determine di Incarico dei consulenti. L’assessore  competente dice “che l’incarico di  perizia (affidato dall’Ufficio Tecnico, che quindi ne porta la responsabilità) è necessario per verificare le stime  indicate nel PII e per rispondere alle Osservazioni ricevute”.
      Una motivazione diversa, quindi, e che non compare nè in  Delibere nè in Determine e, tanto meno, nel disciplinare di Incarico.
      In sostanza, l’assessore, nell’articolo, asserisce che hanno  bisogno un consulente per rispondere alle Osservazioni !
Anche per la Consulenza legale, l’assessore dice cose che  non appaiono negli atti specifici d’incarico, anzi tutt’altro.
      Infatti, nello stesso articolo sopra citato, afferma (sempre  riferendosi anche alle Osservazioni) che “E’  stata richiesta una consulenza legale perché alcune proposte , se accettate ,  comportano delle modifiche significative, nel quadro economico  del Piano Integrato d’Intervento”.
      La cosa è incomprensibile: da una parte si determina di dare  un incarico di perizia sui valori della Villa e non sugli altri aspetti  economici del “PII Pasticcio”, dall’altra si dice  che l’incarico serve anche per rispondere  alle Osservazioni, dato che gli Uffici del Comune non sarebbero capaci di  farlo.
      Ancora da una parte si determina un incarico di consulenza  legale per terminare una normalissima procedura amministrativa come l’atto di  approvazione di un PII, dall’altra si dice che l’incarico serve a valutare  proposte (si presume contenute nelle Osservazioni) che modificherebbero il  quadro economico!
      Non si può certo dire che vi sia trasparenza e congruenza  tra gli Atti fatti dal Comune e quello che si racconta, di quello che si  intende fare e del reale motivo delle consulenze. Mistero!
Da questo quadro, emerge chiaramente che tutto il PII è un grosso pasticcio che il Sindaco ha  sempre affrontato con superficialità e che, oggi, di fronte alle  Osservazioni, alle perplessità e alle critiche che arrivano ogni parte cerca di  tamponare la falla senza accorgersi che, in questo modo, si insiste su una  strada sbagliata, a danno del paese.
      Si capisce anche che vi sono stati tali errori nell’ adozione  del PII Villa Don Bosco da valutare la necessità di ripensare il tutto, anche  in ragione di quanto affermano le Osservazioni, nostre e di altri.
Infine, va sottolineato che un PII, per sua natura, deve  rispettare in prevalenza finalità pubbliche.
      Nel nostro caso, il PII che è stato adottato ha il solo fine  della cessione della Villa e del Parco e non entra nel merito di come si farà e  finanzierà la ristrutturazione e l’uso del plesso ecc.
      Questa questione era già stata messa in evidenza nelle  Osservazioni: sarebbe diverso se si trattasse di un PII che passa al Comune la    Villa e il Parco sistemati, solo da gestire  (magari con un programma per la gestione!). Invece, nel Piano in questione,  passa unicamente la proprietà e, quindi, anche i costi futuri e non valutati.
      La cosa va ribadita, essendo importante anche dal punto di  vista della legalità e dell’opportunità  amministrativa
Per quanto sopra detto e per quanto abbiamo sottolineato in questi mesi , con la nostra presenza, con gli scritti, i manifesti e le Osservazioni, ritenendo un errore questo PII, ci sentiamo di richiamare l’ attenzione degli stessi Uffici Comunali, di chi nella Maggioranza o Minoranza in Consiglio Comunale ha a cuore Triuggio, di tutte le Istituzioni interessate ad una corretta gestione della cosa pubblica e del territorio, dei Cittadini che sono i primi colpiti da questa situazione, a far si che venga interrotta la procedura di approvazione del Programma Integrato di Intervento Villa Don Bosco per una pausa di riflessione, negli interessi di tutti.
Triuggio, 10.01.12
