IL SINDACO ALL'OPPOSIZIONE? SI' MA CON CONSAPEVOLEZZA!
      Le parole del nostro presidente.  
Desidero esprimere delle mie considerazioni circa  una battuta del sindaco Manzoni comparsa recentemente su un giornale locale:  “Mi piacerebbe essere all’opposizione e vedere governare quelli che tanto si  lamentano”
      
      Innanzitutto se un buon amministratore con esperienza di due mandati si  trovasse all’opposizione per amore del suo paese, il suo desiderio sarebbe  quello di una SANA opposizione, costruttiva per il bene comune, con dedizione e  negli interessi della comunità e non essere spettatore. Da quel che vedo  durante i consigli, già all’interno della Giunta, alcuni componenti hanno quasi  sempre dimostrato di essere semplici spettatori, spesso distratti.
      Se invece il sindaco considera “lamentele” le domande su grossi temi alle quali  non ha mai dato risposte allora parliamo di altro.
    Questa mancanza di risposte vere ci ha dato lo  spunto di costituire circa tre anni fa un Comitato, oggi conosciuto sul nostro  territorio. Abbiamo esercitato, anche attraverso osservazioni protocollate, quello  che è un diritto costituzionale: porre domande su operazioni che interessano il  nostro presente e il nostro futuro. L’ostinazione dell’Amministrazione  nel non dare risposte e di affrettare  operazioni speculative edilizie, ci ha portati davanti ad un tribunale  regionale con grosso dispendio di denaro (siamo ancora in attesa di risposte  circa i trentamila euro spesi per controbattere i pareri legali da noi  sollevati e i veri finanziatori di tutta l’operazione Villa Luisa).
      Chissà se vedere, un domani, il Sindaco all’opposizione  potrà essere un modo di chiarire quelle domande alle quali non ha mai dato  risposta? Ma quello che mi preme ricordare è che al di là dei colori politici,  al di là di chi governa e di chi sta dall’altra parte, la priorità è la tutela  del territorio che non può più essere rimandabile. La provincia di Monza e Brianza  sta correndo ai ripari attraverso un piano di governo provinciale che tiene  conto di aree verdi strategiche che dovrebbero rimanere tali. Quindi meno  consumo di suolo, recupero dell’esistente, tutela del verde, gronde ecologiche  tra parco e parco. Ecco la nuova sfida! Basta con piani urbanistici  sovradimensionati rispetto ai bisogni, non più un’Amministrazione che gestisce  il suolo come gli pare ma in un contesto più ampio di tutela di carattere  extracomunale. 
Angelo Terruzzi
    Presidente Triuggio Onesta Verde Vivibile.
Triuggio, 17 gennaio 2014
LEGGI L'ARTICOLO DE "IL CITTADINO" DI SABATO 11 GENNAIO 2014, IN RIFERIMENTO A QUESTE CONSIDERAZIONI:

